Stiamo predisponendo gli atti per una RDO con invito di 5 fornitori per gli acquisti del PNRR Scuola 4.0, abbiamo bisogno di chiarire alcuni passaggi:

  • stiamo facendo due gare: una per gli arredi e una per la dotazione digitale. La dotazione digitale però comprende sia dispositivi (notebook, laptop, tablet), sia device e accessori (microscopi digitali, scanner...) che software. E' corretto operare come stiamo facendo o si possono scorporare i software dal resto delle forniture visto che i software sono prodotti riferibili a un fornitore specifico?

  • nel capitolato tecnico, soprattutto per i software, possiamo indicare le marche degli stessi? stiamo descrivendo gli articoli in modo "anonimo" indicando solo gli aspetti tecnici però certi articoli sono esclusivi di un fornitore (es. software Erickson);

  • nel caso di microscopio digitale possiamo indicare la marca?

  • anche per gli scanner digitali, ne avremo bisogno sia di quelli "a penna" che "a braccio", è possibile indicare la preferenza per una marca?

  • dovendo acquistare un laptop particolare è possibile includere anche gli accessori esclusivi per quel dispositivo?

Si ringrazia per la collaborazione, buona serata.

risposta

Buongiorno,

Per le dotazioni digitali è corretto operare in tal modo perché gli OE potrebbero avere nella loro disponibilità la fornitura dello specifico software richiesto. Se volete essere sicuri di acquistare il software potete procedere con affidamento diretto alla Erickson.

Le marche dei prodotti non vanno indicate, vanno indicate le specifiche tecniche. Gli accessori del laptop possono essere acquistati nella misura in cui funzionali alle didattiche innovative ed alle attività curricurali dei nuovi ambienti che si vogliono porre in essere.

Si richiedono chiarimenti relativamente alla corretta inventariazione dei beni acquistati con i fondi del PON RETI LOCALI, CABLATE E WIRELESS avviso 20480 del 20/07/2021. Abbiamo acquistato firewall, access point, switch e rack, ciascuno dei quali supera il valore di euro 200,00 iva inclusa.

Si richiede:
1) alla luce della nota M.I. 2233 del 02/04/2012, se tali prodotti vadano inventariati;
2) in caso affermativo, se vadano inventariati singolarmente o come universalità di beni;
3) se sia corretto inserirli nella categoria III, sottocategoria impianti e attrezzature.

Risposta

In risposta al quesito posto ad avviso di chi scrive si deve far riferimento al D.I. 28 agosto 2018, n. 129, recante il “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107” (di seguito, anche “D.I. 129/2018”); in particolare, l’art. 29, comma 3, del predetto D.I. il quale prevede che “Ciascuna istituzione scolastica approva, con delibera del Consiglio d’istituto, il proprio regolamento per la gestione del patrimonio e degli inventari, nel rispetto di quanto previsto dal presente regolamento e dalle altre norme generali vigenti in materia. Il predetto regolamento contiene, altresì, disposizioni per la gestione dei beni non soggetti all’iscrizione negli inventari ai sensi dell’articolo 31, comma 5 secondo linee guida del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze, ed è trasmesso all’Ufficio scolastico regionale territorialmente competente”.

Ai sensi dell’art. 31, comma 1, del D.I. 129/2018, i beni che costituiscono il patrimonio delle Istituzioni scolastiche si iscrivono nelle seguenti tipologie di inventari:

  • beni mobili;

  • beni di valore storico-artistico;

  • libri e materiale bibliografico;

  • valori mobiliari;

  • veicoli e natanti;

  • beni immobili.

I beni mobili  sono oggetto di inventariazione dal momento in cui entrano a far parte del patrimonio dell’Istituzione scolastica e sono oggetto di cancellazione dall’inventario nel momento in cui cessano di far parte del patrimonio per vendita, distruzione, furto, perdita o cessione a titolo gratuito.

Solo gli oggetti di facile consumo che, per l’uso continuo, sono destinati a deteriorarsi rapidamente ed i beni mobili di valore pari o inferiore a duecento euro, IVA compresa (c.d. “beni durevoli”), salvo che non costituiscano elementi di una universalità di beni mobili avente valore superiore a tale soglia non sono iscritti in inventario.

Poiché come evidenziato nel quesito si è acquistato firewall, access point, switch e rack, ciascuno dei quali supera il valore di euro 200,00 iva inclusa ad avviso di chi scrive vanno singolarmente inventariati in quanto non si tratta di una universalità di beni mobili ma di singoli apparecchi.

 Attraverso il servizio @e.bollo sviluppato dall'Agenzia delle Entrate in collaborazione l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Si tratta in particolare di un servizio che consente di acquistare la marca da bollo digitale, un documento informatico che associa l’Identificativo Univoco Bollo Digitale (IUBD) all’impronta del documento (hash) da assoggettare ad imposta. In questo caso il costo viene addebitato sul conto corrente del cittadino/impresa che ne fa richiesta.
Dal punto di vista contabile i valori bollati non costituiscono dei veri e propri costi, tanto è vero che per il loro acquisto non vi è l'obbligo di emissione della fattura (operazioni fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2 comma 3 lett. i del DPR 633/72).
Tuttavia, a decorrere dal 01/01/2019, le tabaccherie sono obbligate ad emettere fattura elettronica nel caso in cui venga richiesta. Contrariamente, per la cessione di valori bollati, il tabaccaio può continuare ad emettere una ricevuta cartacea contenete gli estremi della tabaccheria e i valori bollati acquistati (descrizione, quantità, valore unitario, spesa totale).
La ricevuta delle vendite dei valori bollati costituisce una mera attestazione di acquisto e non una “ricevuta fiscale”, come in genere definita, dato che non ne possiede i requisiti in virtù dell’esclusione dall’IVA prevista dall’art. 3, lett. i) dell’art. 2 DPR 633/1972. Si ricorda comunque che, nel caso di ricevute di importo superiore a € 77,47, va applicata la marca da bollo da € 2,00 sul documento. Alla scheda di acquisto dei valori bollati l’Amministrazione deve allegare la specifica circa l'utilizzo degli stessi.
Per quanto concerne le modalità di pagamento si ricorda che, per i commercianti (tabaccherie comprese), è previsto l’obbligo di accettare pagamenti con carta di credito - o bancomat-, come disciplinato dall’articolo 15 del Dl 179/12.
Pertanto, l’Istituzione scolastica, può effettuare il pagamento delle 14 marche da bollo mediante la carta di credito collegata al conto dell’Istituto cassiere, se attivata in base alla convenzione di cassa in essere.
In caso contrario, si ritiene che la spesa debba essere sostenuta attraverso il fondo economale (minute spese) di cui all’art. 21 del DI 129/2018, secondo i criteri e limiti stabiliti dall’apposito regolamento, deliberato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell’art. 45, comma 2 lett. j, del citato Decreto Interministeriale, prevedendo, se del caso, l’elevazione, in via straordinaria e motivata, dell’importo massimo per singola spesa limitatamente a singole fattispecie come quella in esame (acquisto marche da bollo per € 224).

Da anni invio all'ufficio ragioneria il modello all.1- Incarichi conferiti e autorizzati - per entrambi , ma ho sempre avuto dubbi sulla correttezza della comunicazione.
Ringrazio e saluto cordialmente

Risposta

In risposta al quesito posto si legge sul sito delle RPS che tale adempimento è dovuto per l’anagrafe delle prestazioni ed in particolare:

“ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI DEI DIPENDENTI DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

(per incarichi conferiti su proposta del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – ufficio III e per gli incarichi autorizzati ai sensi dell’art. 53 del D.lgs.165/2001)

La procedura per effettuare la comunicazione dei compensi erogati è descritta nella presente sezione:

Le comunicazioni dei compensi erogati da soggetti pubblici e privati, ai dipendenti del MEF, devono essere inoltrate a questa Amministrazione nel termine di 15 gg. dall’effettiva erogazione del compenso, come previsto dall’a rt. 53, comma 11 del D.lgs. 165/2001, modificato dall’art. 1, comma 42, L. 190/2012.

Tali comunicazioni devono essere effettuate utilizzando esclusivamente i modelli appresso indicati:

1.1 MODELLO A – incarichi conferiti : riservato per la comunicazione dei compensi erogati per lo svolgimento di INCARICHI CONFERITI dal MEF;

1.2 MODELLO B – incarichi autorizzati : riservato per la comunicazione dei compensi erogati per lo svolgimento di INCARICHI conferiti da enti terzi ed AUTORIZZATI dal MEF – Dipartimento Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi.

  • Il “Modello A – incarichi conferiti”, una volta compilato, deve essere inviato a questa Amministrazione- Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato per posta elettronica certificata al seguente indirizzo:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

seguendo le istruzioni operative contenute nella sezione “Istruzioni per l’ invio del modulo”. 

ATTENZIONE:

Non è possibile acquisire il modello A inviato con modalità diversa da quella sopradescritta.”

Per cui in risposta al quesito posto si conferma l’adempimento fatto anche se ad avviso di chi scrive va fatto in modalità diversa.

Buongiorno. Si chiede cortesemente come procedere relativamente agli oneri di pubblicazione degli incarichi conferiti nell'ambito del progetto Ambienti di apprendimento innovativi del PNRR.

Risposta

Premesso che i compensi derivanti da fondi della contrattazione integrativa non sono oggetto di pubblicazione e quindi non rientrano nella fattispecie di cui all'art. 18 d.lgs. 33 del 2013, così come esplicato nelle FAQ dell'ANAC in merito agli obblighi di pubblicazione che ha precisato che non sono soggetti agli obblighi di pubblicazione gli incarichi conferiti a dipendenti finanziati con le risorse a carico dei fondi della contrattazione integrativa. Diversamente ha ritenuto che ogni incarico conferito ai dipendenti interni, non compreso nei compiti e doveri d'ufficio (c.d. extra-istituzionale), debba essere oggetto di comunicazione telematica in Anagrafe delle prestazioni. 
E' stato in merito chiarito più volte che gli incarichi conferiti al personale interno all'istituzione scolastica debba essere di tipo tecnico operativo, prestato come attività aggiuntiva oltre l'orario di servizio, ed al di fuori della funzione ordinariamente ed istituzionalmente esercitata. Dunque lo svolgimento di mansioni finalizzate alla realizzazione degli interventi del PNRR sono oggetto di apposito incarico da inserirsi in Anagrafe delle Prestazioni (esempio l'attività di progettazione e collaudo). Quindi vanno comunicati in Anagrafe delle prestazioni, sul portale PerlaPA, nel termine di quindici giorni dal conferimento (art. 53, comma 12, del D.Lgs. n. 165 del 2001)