Progettazione del servizio e responsabilità

Frequentemente l'incarico di stipula delle polizze assicurative scolastiche ricade sul Direttore SGA, ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Anna Lucia Prete, per 12 anni avvocato in Enti Pubblici e Pubbliche Amministrazioni. Dal 2020 Direttore SGA in Istituti Secondari di Secondo Grado e Istituti comprensivi.

Anna Lucia, troppo spesso nelle scuole, l'incombenza relativa alla stipula delle polizze assicurative ricade sul Direttore SGA. La stima del rischio, oltre ad essere un'incombenza obbligatoria, è anche un processo particolarmente delicato. Quali sono i suggerimenti che si sente di dare ai colleghi?

Non v’è dubbio di sorta in ordine al fatto che la stipula di una polizza assicurativa rappresenti uno dei momenti particolarmente delicati nella gestione dell'Istituzione Scolastica. Sottoscrivere una polizza standardizzata, magari vantaggiosa in relazione al premio, senza tuttavia valutare le esigenze delle specifiche istituzioni scolastiche case by case, vorrebbe dire esporre la scuola stessa al rischio di coperture parziali e quindi all'elevata possibilità di contenzioso con le famiglie. Il consiglio che reputo più indicato è quello di ricercare una polizza che corrisponda il più possibile ai bisogni della singola istituzione scolastica. Un abito cucito su misura, studiato analiticamente in relazione alle casistiche di infortuni registrate negli anni precedenti e con uno sguardo attento e vigile al PTOF e alla specifica offerta formativa.

Nella sua esperienza professionale diretta, quali sono gli aspetti maggiormente importanti che la scuola dovrebbe c_onsiderare nella stipula delle coperture assicurative scolastiche?

Come anzidetto la scuola deve mettere in atto una precisa progettazione. In fase istruttoria, occorre prendere in esame i casi di sinistro verificatisi nel corso degli anni precedenti, sottoponendo al potenziale assicuratore, in fase selettiva, un quadro completo di quelle che sono le esigenze mirate e le richieste specifiche dell'istituzione de qua. E’ evidente che una polizza attinente ad un Istituto Comprensivo non possa contenere condizioni coincidenti con quelle di un Istituto di Istruzione Superiore, laddove, ad esempio, devono essere soddisfate richieste di copertura assicurativa legate ai percorsi e alle competenze trasversali per l’orientamento svolti dagli studenti. La scuola e l’assicuratore, dai loro rispettivi punti di vista, dovranno tener conto di questi elementi. Un ulteriore aspetto riguarda la differenza di età degli alunni. La diversa capacità di autodeterminarsi e controllarsi potranno comportare, presumibilmente, un rischio maggiore, o minore in relazione al tipo di scuola. Ad esempio nei Comprensivi il rischio di cadute accidentali e/o provocate da terzi è certamente superiore rispetto agli Istituti Superiori, nell’ambito dei quali, ragionevolmente, gli studenti dovrebbero aver raggiunto un grado di maturità tale da renderli più coscienti e consapevoli di fronte al rischio.

In linea generale le garanzie offerte dalle società assicuratrici sono in linea con le esigenze degli istituti? Esistono a suo parere degli aspetti che meriterebbero un miglioramento?

La società in cui viviamo è in costante evoluzione e soggetta a continui cambiamenti, talvolta inaspettati. Le compagnie assicuratrici non possono non fare i conti con quest'evoluzione costante. Dovrebbe essere loro prerogativa fronteggiarli adeguatamente. Un esempio emblematico è rappresentato dalla recente pandemia globale. Abbiamo imparato come rischi che sembrano improbabili e lontani da noi possano, ad un tratto, investirci e travolgerci senza darci il tempo di organizzarci tempestivamente. Se da un lato, quindi, si rende necessario contemplare la casistica più variegata possibile, tesa ad abbracciare virtualmente tutti i potenziali rischi che possono scaturire dalla realtà circostante, dall'altro diventano necessarie risposte immediate in grado di tutelare anche i casi più imprevedibili.

A proposito di pandemia, oggi, anche grazie a fondi PON e al PNRR stanziati per far fronte all'evento epidemico, siamo in presenza di un deciso rinnovo delle attrezzature scolastiche, soprattutto quelle di carattere informatico. Eppure le statistiche evidenziano come se da un lato i furti di materiale didattico sono in continua crescita, dall'altro, meno del 30% degli Istituti sottoscrivono una polizza di assicurazione per i beni dell'Istituto. Il Direttore SGA ai sensi della norma è anche come il consegnatario dei beni della scuola. In relazione a quest'aspetto cosa consiglierebbe ai colleghi?

Doverosa osservazione che merita una precisa valutazione. La concretezza del rischio, ancor prima della norma, dovrebbe indurci a riflettere adeguatamente sull’importanza della questione. Vero è che non esiste nessun obbligo alla stipula di una polizza assicurativa a protezione dei beni della scuola. Tuttavia un'assicurazione che tuteli la scuola dai furti delle attrezzature informatiche, sempre più costose anche grazie alle copiose risorse in entrata, senz'altro favorirebbe sonni più tranquilli non solo delle figure apicali della Istituzione Scolastica ma, in generale, anche di tutti coloro che hanno a cuore l’esistenza e la corretta funzionalità della stessa. Nondimeno si può prescindere da considerazioni di carattere pragmatico ossia la sussistenza di risorse da poter indirizzare a tal fine. Detta valutazione ovviamente muta in base alle specifiche realtà prese in considerazione ed è commisurata anche con riferimento al patrimonio da tutelare della Istituzione stessa. Più alto sarà il valore dei beni in possesso della singola scuola più si renderà necessario tutelare il patrimonio con adeguate coperture assicurative.

Sempre restando in argomento post-pandemia, un aspetto particolarmente sentito è la ripresa dei viaggi di istruzione. A suo parere esistono indicazioni particolari che la scuola dovrebbe seguire circa le tutele assicurative?

La ripresa dei viaggi di istruzione è il segno tangibile del superamento in atto dell’emergenza sanitaria che ci si auspica di lasciare definitivamente alle spalle. Devo dire che, comunque, non è solo la pandemia ad aver segnato un nuovo punto di partenza nella gestione dei viaggi di istruzione ma è la stessa evoluzione della odierna società che determina cambiamenti di tendenza radicali. Se sino a venti anni fa i viaggi di istruzione all’estero erano una realtà limitata, al giorno d’oggi, negli Istituti di Istruzione Superiore sono quasi la normalità. Per rendersi conto del cambiamento si pensi che esperienze didattiche all’avanguardia sono rappresentate dalle “crociere” oppure progetti extracurriculari che possono prevedere, oltre alla formazione teorica, esperienze di apprendimento in contesti molto particolari e inusuali fino a qualche anno fa. Non sono attività ricomprese in tutti i corsi di studio, tuttavia, può capitare che vi siano diversità di vedute tra assicuratore e scuola stipulante in ordine alle tutele assicurative tanto da dover ricorrere, in caso di scopertura, a polizze integrative a titolo oneroso. Sarebbe opportuno, a mio parere e dove possibile, ampliare ab origine la casistica, ricomprendendo chiaramente detti casi nelle garanzie generali senza ulteriori oneri. Resta inteso che l'ampliamento delle tutele significa anche un aggravio del premio assicurativo, per questo motivo risulta assolutamente indispensabile la precisa progettazione del servizio che da un lato preveda le specifiche aree di rischio della scuola assicurata. Come detto più sopra la standardizzazione delle garanzie è una coperta che potrebbe rivelarsi troppo lunga o troppo corta.

Senza dubbio di smentita, il tema su cui si concentrerà l'attenzione quest'anno è quello relativo al nuovo Codice dei Contratti. A suo parere i ruoli apicali della scuola sono sufficientemente informati in relazione alle nuove procedure e ai relativi rischi? Le tutele assicurative nel caso di Responsabilità Civile Patrimoniale, a suo parere, sono sufficienti a garantire il danno?

Le figure apicali della scuola, prese sempre più dai mille incombenti e scadenze, non possono prescindere dalla formazione e dall'aggiornamento costanti. L'applicazione delle nuove norme, parallelamente agli inarrestabili adempimenti quotidiani, non è semplice ma, in ogni caso, doverosa.  Dirigenti e Direttori SGA, anche con l'aiuto degli Uffici Scolastici e delle associazioni di categoria, sono già a lavoro anche in questo senso. La possibilità di danno e/o di contenzioso, anche in caso di errore umano, è così vasta e variegata che risulta difficile affermare che le tutele assicurative attualmente disponibili, nel caso di responsabilità civile patrimoniale, siano assolutamente sufficienti a garantire il danno. Sicuramente la copertura assicurativa indirizzata a tale fine può costituire un supporto determinante nei tempi che corrono ma, allo stesso tempo, sempre sottoponibile a margini di miglioramento.

Tornando alle assicurazioni scolastiche integrative, come valuta i servizi di assistenza, web, gestione dei sinistri erogati dalle società assicuratrici? Esistono aree che dovrebbero essere migliorate e quali?

I servizi di assistenza, web e di gestione dei sinistri, erogati dalle società assicuratrici rappresentano sicuramenti strumenti sicuri, contestualizzati e ormai irrinunciabili, nel nostro quotidiano sempre più digitalizzato. Tuttavia, c'è anche un altro risvolto della medaglia. Benché siamo diventati sempre più avvezzi e disinvolti nella gestione delle piattaforme con le quali quotidianamente operiamo, non possiamo dimenticare come ognuna di queste richieda una conoscenza e un'operatività specifiche. La semplificazione delle piattaforme stesse, il facile utilizzo anche per il personale amministrativo meno esperto, quando possibile, renderebbe più agevole il lavoro degli operatori scolastici.

Negli ultimi anni la figura del broker assicurativo è sempre più presente nella scuola. In linea generale ritiene questa figura professionale utile e adeguata alle necessità della scuola?

I ritmi frenetici e la pluralità di ambiti, con cui deve confrontarsi quotidianamente il comparto scolastico, potrebbero portare alla non precisa identificazione o alla sottovalutazione di rischi specifici e, conseguentemente, alla stipula di prodotti assicurativi non adeguati alle reali necessità della singola scuola. Il pericolo più concreto è la stipula di polizze preconfezionate, che sovrastimino o sottostimino alcuni aspetti.  

Già oggi le scuole, in ambiti particolari che richiedono alti livelli di specializzazione, si affidano a particolari professionisti; basti pensare, ad esempio, al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) in ambito di sicurezza dei luoghi di lavoro o al Data Protection Officer (DPO) relativamente alla protezione dei dati personali. Il broker rientra a tutti gli effetti tra queste figure. Con la consulenza di un professionista indipendente, il Dirigente Scolastico e il Direttore S.G.A. potrebbero usufruire di un prezioso aiuto nella gestione del rischio assicurativo. Tuttavia, esattamente come in tutti gli altri settori ad alto valore aggiunto, la scelta del professionista diventa determinante per la qualità del servizio. Nell’individuazione del professionista, quindi, andrà privilegiato l'aspetto consulenziale piuttosto che quello legato alla scelta della polizza. Compito del professionista sarà quello di analizzare il caso concreto, tipico dell'Istituzione Scolastica, predisponendo, unitamente alla scuola, un contratto ad hoc, da sottoporre alle Società assicuratrici, evitando accuratamente l'introduzione di garanzie non riconducibili alle peculiari caratteristiche della scuola in questione.