Secondo alcune indiscrezioni non sarà più un obbligo. Sarà vero?

di Vincenzo Casella

Ha assunto un certo rilievo sulla stampa di settore, negli ultimi mesi, la notizia secondo la quale il governo s'è impegnato formalmente a risolvere il problema delle tutele assicurative nella scuola.
La presa di posizione del governo risponde ai drammatici eventi in cui alcuni studenti, nel corso del 2022, hanno perso la vita durante i tirocini formativi e i percorsi di PCTO.
Obiettivo del dicastero del Lavoro e di quello dell’Istruzione è incrementare le ormai obsolete garanzie per gli studenti e per i docenti. A tal fine, il 12 gennaio 2023 s'è costituito un apposito Tavolo di Lavoro per trovare soluzioni condivise al problema. Alcuni commentatori hanno, quindi, ipotizzato che le famiglie non sarebbero più tenute a versare il contributo volontario per la copertura assicurativa dei figli.

L’attuale quadro normativo

La regolamentazione attualmente operante è il D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124. La norma disciplina l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali di tutti lavoratori. Nell’attuale regolamento il personale scolastico gode delle tutele previste per tutti i lavoratori, mentre gli studenti sono tutelati esclusivamente durante alcune attività ritenute pericolose.
Per l'INAIL, infatti, gli alunni sono una categoria particolare e, in quanto tali, risultano tutelati per le sole attività tecnico-scientifiche, le esercitazioni pratiche, l’attività motoria e alcuni viaggi d’istruzione.
Negli anni, anche sulla scorta delle indicazioni giurisprudenziali, sono stati apportati dei correttivi. Dal 2000, ad esempio, è stato introdotto l’infortunio in itinere, ma questa estensione riguarda esclusivamente il personale dipendente e non gli alunni. Un aspetto non secondario riguarda la portata delle garanzie. Dal rimborso sono escluse le spese mediche, in quanto riconosciute gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’INAIL indennizza, pertanto, esclusivamente l’invalidità permanente, con la franchigia dei primi 5 punti, e la morte, questa solo nel caso di presenza di familiari a carico.

Le nuove proposte

La titolare del Lavoro, Marina Calderone e il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara, hanno annunciato l’ampliamento, sia delle tutele, sia dei soggetti garantiti.
Ad oggi, la bozza delle proposte è ancora allo studio, tuttavia, l’obiettivo è l’ampliamento delle coperture assicurative, sia nel contesto prettamente scolastico, sia in quello dell’alternanza. L’INAIL, quindi, potrebbe prevedere risarcimenti per i familiari delle vittime anche in caso di evento mortale senza congiunti a carico. Un ulteriore estensione delle tutele potrebbe prevedere l'itinere anche per gli studenti, ma, ad oggi, non siamo in presenza di un testo atto a definire l'ipotetico allargamento degli ambiti di tutela.

La polizza integrativa scolastica

Alla luce di quanto sopra, resta difficile comprendere quali siano i presupposti secondo i quali sarebbe cancellato il contributo volontario per la copertura assicurativa degli studenti.
Come abbiamo visto più sopra, è più che auspicabile un aggiornamento delle tutele INAIL, che nella loro formula originaria contano quasi sessant'anni. Tuttavia, le polizze assicurative scolastiche, nella maggior parte dei casi, offrono standard qualitativi e condizioni contrattuali difficilmente colmabili dalla polizza obbligatoria INAIL.
A differenza dell'INAIL, le migliori formule assicurative, non solo non pongono limitazioni relativamente alle spese mediche, all'interno del massimale previsto, ma rimborsano anche i costi affrontati al di fuori del SSN. Un ulteriore aspetto riguarda l'invalidità permanente, di norma esente, nelle polizze scolastiche, da franchigie, o il massimale in caso di morte, che viene riconosciuto agli eredi senza limitazioni.
L’aspetto medico-infortunistico, inoltre, seppur estremamente importante, non è l’unico garantito dalle polizze integrative scolastiche. Al ramo Infortuni si affianca quello altrettanto importate relativo alla Responsabilità Civile della scuola e degli studenti. Senza voler troppo entrare nel dettaglio, la polizza di Responsabilità Civile tutela il patrimonio, del singolo o dell'Ente, dal rischio di dover pagare, a titolo di risarcimento, eventuali danni procurati a terzi a causa di una condotta colpevole.
La polizza, quindi, interessa chiunque sia esposto al rischio di causare danni a terzi, quindi tutti, anche la scuola stessa.
La presenza della polizza di Responsabilità Civile nella Pubblica Amministrazione è un fatto consolidato. Ad oggi non esistono Amministrazioni pubbliche che non abbiano sottoscritto una polizza a tutela dei danni potenzialmente provocabili. Oltre a ciò, la sottoscrizione obbligatoria di polizze per la Responsabilità Civile sta diventando il prerequisito per poter operare anche per moltissimi professionisti privati.
Infine, le polizze integrative scolastiche prevedono, nella maggioranza dei casi, anche i rami di Assistenza legata ai viaggi di istruzione e di Tutela Legale per il rimborso delle spese legali, peritali e processuali, sostenute in caso di difesa giudiziale o stragiudiziale.
Nessuno di questi ultimi aspetti è previsto dall’INAIL o da polizze assicurative a carico dello stato.
Indipendentemente, quindi, dagli aggiornamenti che saranno apportati al quadro normativo nazionale, la polizza assicurativa scolastica integrativa resterà comunque il miglior sistema di salvaguardia.