Le ragioni del mancato-accordo
Le OO.SS. e il governo non sono riusciti a siglare l’accordo sulla mobilità. Le ragioni del mancato accordo si possono riassumere:
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permanenza dei vincoli triennali per il personale docenti neo-assunti 2022/2023;
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permanenza del blocco triennale a seguito di movimento ottenuto in fase interprovinciale;
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permanenza vincolo triennale per i DSGA neo-assunti
per accelerare il cronoprogramma e far fronte ai tempi, il Ministero ha presentato alle OO.SS. L’Ordinanza Ministeriale 36 del 1 marzo 2023 che regolerà la prossima mobilità docenti e ATA a.s. 2023/2024 e che regolerà la prossima mobilità insegnati di religione cattolica a.s. 2023/2024 congelando, così, ogni integrazione al testo del CCNI vigente.
Si tratta di uno strumento che dispone, in via unilaterale, solo sui due punti oggetto delle sopravvenute norme:
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L’inclusione dei docenti neo-assunti 2022/2023 tra i destinatari dei trasferimenti 2023/2024, condizionando, però, la convalida della domanda all’entrata in vigore di un chiarimento legislativo.
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L’eliminazione del referente unico dell’assistenza al familiare disabile grave, che determina il diritto alla precedenza a più soggetti che si alternano nella fruizione dei permessi retribuiti.
Il personale potrà presentare la domanda secondo i seguenti termini:
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Personale docente: dal 6 marzo al 21 marzo– Pubblicazione degli esiti 24 maggio
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Personale educativo: dal 9 marzo al 29 marzo– Pubblicazione degli esiti 29 maggio
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Personale ATA: dal 17 marzo al 3 aprile– Pubblicazione degli esiti 1 giugno.