Un alunno della nostra scuola utilizza, al posto di libri di testo acquistati, copie saggio reperite dai genitori, insegnanti, che contengono per altro anche le soluzioni ai quesiti. Il Codice di autoregolamentazione dell'AIE recita "I docenti potranno quindi valutare lo strumento didattico ai fini dell’adozione. Ogni altro uso del libro o del
materiale digitale dato in saggio è comunque escluso anche per ragioni fiscali e per la tutela del diritto d’autore." Che margini di azione ho? Cosa mi consigliate di fare?
Risposta
Con riferimento al quesito posto si chiarisce che il caso prospettato sul piano legale è inappuntabile. Nel senso che lo studente conserva il diritto di utilizzare i materiali che ritiene più opportuni. La questione autoregolamentata dall'AIE riguarda il divieto di commercializzazione dei prodotti saggio. Al di fuori di questa ipotesi le copie saggio possono essere utilizzate nel modo che si vuole. Non può essere affermato che lo studente utilizza al posto del libro di testo i saggi gratuiti, perchè ciò non può essere provato e nel caso lo facesse non commette alcuna infrazione sul piano legale e disciplinare. Così come esiste per il collegio dei docenti la facoltà di adottare o meno i libri di testo (art. 6, comma 1, legge n. 128/2013), nel senso che è accordata al collegio docenti la facoltà di ricorrere a strumenti alternativi, in coerenza con il piano dell'offerta formativa. Allo stesso modo non può essere imposto l'obbligo agli studenti. Precisi riferimenti normativi e indicazioni sono state fornite dal Ministero a suo tempo con la Nota n. 2581 del 9 aprile 2014.