La richiesta dei genitori di accompagnare i propri figli durante l'uscita didattica è aumentata nella speranza di compensare una crescente e marcata volontà dei docenti di non effettuare uscite didattiche, da loro considerate troppo rischiose. Quali responsabilità si prefigurino per i genitori accompagnatori nei confronti degli altri alunni, ovvero se la loro presenza durante l'uscita/viaggio d'istruzione possa in qualche modo assegnare loro delle responsabilità, soprattutto durante un eventuale evento dannoso e se ciò possa sollevare o limitare la responsabilità dei docenti accompagnatori.
RISPOSTA
In nessun modo la responsabilità di genitori accompagnatori può sopperire a quella degli insegnanti, tano meno per quanto riguarda alunni diversi dai figli dei genitori. In astratto, la presenza di figure genitoriali durante un viaggio d’istruzione può tutt’al più radicare alcune circostanze meno opacizzanti della tenuta delle classi, nel senso che alcune condotte degli alunni possono configurarsi meno “prevedibili” e più “repentine” se il quoziente alunni minorenni/adulti maggiorenni nel viaggio d’istruzione è meno risicato. In alcun modo, inoltre, è consentito ai genitori accompagnatori “intromettersi” nella funzione di vigilanza dei docenti, ad esempio impartendo indicazioni preventive e tanto meno dando seguito a provvedimenti correttivi disciplinari.