Il colloquio è disciplinato dall'art.17, co. 9, del D.L.gs. n. 62/2017 e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. Nello svolgimento dei colloqui la commissione d’esame tiene conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente. A tal fine, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate di seguito, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera.
Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, inoltre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, previsti dal D.L.gs. 15 aprile 2005, n. 77 e ridenominati “percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento”, dall'art. 1, co. 784, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145. Nella relazione e/o nell'elaborato, il candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite,sviluppa una riflessione in un'ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma. Per il candidato esterno, la commissione tiene conto anche degli eventuali percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento o ad essi assimilabili, che il candidato può esporre attraverso una breve relazione e/o un elaborato multimediale.
Durante il colloquio il candidato dovrà dimostrare:
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di saper analizzare criticamente e correlare al percorso di studi seguito e al PECUP, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei PCTO o dell’apprendistato di primo livello, con riferimento al complesso del percorso effettuato, tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica;
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di aver maturato le competenze di Educazione civica come definite nel curricolo d’istituto e previste dalle attività declinate dal documento del consiglio di classe Il materiale è costituito da un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema, ed è predisposto e assegnato dalla commissione/classe.
Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione», inseriti nel percorso scolastico secondo quanto previsto all'art. 1 del d.l. n. 137 del 2008, convertito con modificazioni dalla l. n.169 del 2008, illustrati nel documento del consiglio di classe e realizzati in coerenza con gli obiettivi del PTOF.
Il colloquio prende avvio dall’analisi dei testi, documenti, esperienze, progetti e problemi proposti dalla commissione, attinenti alle Indicazioni nazionali per i licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, in un'unica soluzione temporale e alla presenza dell'intera commissione. La commissione cura l'equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Si precisa che i materiali proposti dalla commissione costituiscono solo uno spunto di avvio del colloquio, che si sviluppa in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che possa esplicitare al meglio il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Affinché il coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni conducono l'esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte a cui va riservato un apposito spazio nell’ambito dello svolgimento del colloquio.
I materiali, gli argomenti proposti dalla commissione (analisi dei testi, documenti, esperienze, progetti e problemi), hanno l'obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Nella predisposizione degli stessi materiali, da cui si sviluppa il colloquio, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte, sempre nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida.
Il colloquio dei candidati con disabilità e disturbi specifici di apprendimento si svolge nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 20 del d. lgs. 62/2017.
Una parte del colloquio orale verterà sulle conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL e il colloquio può accertarle in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione di esame in qualità di membro interno.
La scelta dei materiali di cui sopra (analisi dei testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) da proporre ai candidati avverrà con la seguente modalità, al fine di garantire trasparenza e pari opportunità per tutti i candidati:
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la commissione predispone per ogniclasse, in coerenza con il documento del consiglio di classe (documento del 15 maggio), un numero di buste, contenenti imateriali di cui sopra (analisi dei testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) da proporre ai candidati, pari al numero dei candidati, aumentato almeno didue unità, così da assicurare che anche l'ultimo candidato possa esercitare la propria scelta;
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il presidente della commissione cura che le buste garantiscano la riservatezza dei materiali ivi contenuti e che le stesse siano adeguatamente custodite;
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il giorno del colloquio, il presidente,alla presenza del candidato, prende tre buste e le sottopone allo stesso;
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il candidato sceglie una delle buste della tema;
i materiali delle buste scelte dai candidati non possono essere riproposti insuccessivi colloqui;
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alla fine di ogni sessione, il presidente assicura la conservazione e l'integritàdelle buste ancora chiuse contenenti i materiali.
Per quanto sopra dunque è necessario che la commissione d'esame dedichi un'apposita sessione alla preparazione del colloquio.
Le stesse modalità su riportate seguirà il colloquio nel caso dei candidati dei percorsi di secondo livello dell'istruzione per adulti, precisando che:
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i candidati, il cui percorso di studio personalizzato (PSP), definito nell'ambito del patto formativo individuale (PFI), prevede, nel terzo periodo didattico, l'esonero dalla frequenza di unità di apprendimento (UDA) riconducibili a intere discipline, possono - a richiesta - essere esonerati dall'esame su tali discipline nell' ambito del colloquio.
Nel colloquio, pertanto, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate nei commi precedenti, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline previste dal suddetto percorso di studio personalizzato;
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per i candidati che non hanno svolto i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, la parte del colloquio a essi dedicata è condotta in modo da valorizzare il patrimonio culturale della persona a partire dalla sua storia professionale e individuale, quale emerge dal patto formativo individuale e da favorire una rilettura biografica del percorso anche nella prospettiva dell'apprendimento permanente.
A tal riguardo, il colloquio può riguardare la discussione di un progetto di vita e di lavoro elaborato dall'adulto nel corso dell'anno.
Per le Province autonome di Trento e di Bolzano, gli studenti in possesso del diploma di "Tecnico" conseguito nei percorsi di IeFP che hanno positivamente frequentato il corso annuale previsto dall'art. 15, co. 6, del d.lgs. n. 226 del 2005, e dall'Intesa 16 marzo 2009 tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e la Regione Lombardia, nell'ambito del colloquio espongono, eventualmente anche in forma di elaborato multimediale, il progetto di lavoro (project-work) individuato e sviluppato durante il corsoannuale, evidenziandone i risultati rispetto alle competenze tecnico-professionali di riferimento delcorso annuale, la capacità di argomentare e motivare il processo seguito nell'elaborazione delprogetto.
La commissione dispone di 20 punti per la valutazione del colloquio.
La commissione procede all'attribuzione del punteggio del colloquio sostenuto da ciascun candidato nello stesso giorno nel quale il colloquio viene espletato. Il punteggio viene attribuito dall'intera commissione, compreso il presidente, secondo i criteri di valutazione stabiliti nella griglia di valutazione di cui all’Allegato A all’O.M. n. 45/2023 sotto riportato:
Allegato A Griglia di valutazione della prova orale
La Commissione assegna fino ad un massimo di venti punti, tenendo a riferimento indicatori, livelli, descrittori e punteggi di cui di seguito indicati:
Indicatori |
Livelli |
Descrittori |
Punti |
Punteggio |
Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con partico-lare riferimen-to a quelle d’indirizzo. |
I |
Non ha acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline, o li ha acquisiti in modo estremamente frammentario e lacunoso. |
0,50-1 |
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II |
Ha acquisito i contenuti e i metodi delle diverse discipline in modo parziale e incompleto, utilizzandoli in modo non sempre appropriato. |
1.50-2,50 |
|
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III |
Ha acquisito i contenuti e utilizza i metodi delle diverse discipline in modo corretto e appropriato. |
3-3,50 |
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IV |
Ha acquisito i contenuti delle diverse discipline in maniera completa e utilizza in modo consapevole i loro metodi. |
4-4,50 |
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V |
Ha acquisito i contenuti delle diverse discipline in maniera completa e approfondita e utilizza con piena padronanza i loro metodi. |
5 |
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Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro. |
I |
Non è in grado di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite o lo fa in modo del tutto inadeguato 0.50-1 |
0,50-1 |
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II |
È in grado di utilizzare e collegare le conoscenze acquisite con difficoltà e in modo stentato |
1.50-2,50 |
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|
III |
È in grado di utilizzare correttamente le conoscenze acquisite, istituendo adeguati collegamenti tra le discipline |
3-3,50 |
|
|
IV |
È in grado di utilizzare le conoscenze acquisite collegandole in una trattazione pluridisciplinare articolata |
4-4,50 |
|
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V |
È in grado di utilizzare le conoscenze acquisite collegandole in una trattazione pluridisciplinare ampia e approfondita |
5 |
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Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti. |
I |
È in grado di formulare argomentazioni critiche e personali solo a tratti e solo in relazione a specifici argomenti |
0,50-1 |
|
II |
È in grado di formulare argomentazioni critiche e personali solo a tratti e solo in relazione a specifici argomenti |
1.50-2,50 |
|
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III |
È in grado di formulare semplici argomentazioni critiche e personali, con una corretta rielaborazione dei contenuti acquisiti |
3-3,50 |
|
|
IV |
È in grado di formulare articolate argomentazioni critiche e personali, rielaborando efficacemente i contenuti acquisiti |
4-4,50 |
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|
V |
È in grado di formulare ampie e articolate argomentazioni critiche e personali, rielaborando con originalità i contenuti acquisiti |
5 |
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Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al lin-guaggio tecnico e/o di set-tore, anche in lingua stra-niera. |
I |
Si esprime in modo scorretto o stentato, utilizzando un lessico inadeguato |
0.50 |
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II |
Si esprime in modo non sempre corretto, utilizzando un lessico, anche di settore, parzialmente adeguato |
1 |
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III |
Si esprime in modo corretto utilizzando un lessico adeguato, anche in riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore |
1,50 |
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IV |
Si esprime in modo preciso e accurato utilizzando un lessico, anche tecnico e settoriale, vario e articolato |
2 |
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V |
Si esprime con ricchezza e piena padronanza lessicale e semantica, anche in riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore |
2.50 |
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|
Capacità di analisi e com-prensione della realtà in chiave di cittadinanza at-tiva a partire dalla rifles-sione sulle esperienze per-sonali. |
I |
Non è in grado di analizzare e comprendere la realtà a partire dalla riflessione sulle proprie esperienze, o lo fa in modo inadeguato |
1 |
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II |
È in grado di analizzare e comprendere la realtà a partire dalla riflessione sulle proprie esperienze con difficoltà e solo se guidato |
1,50 |
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III |
È in grado di compiere un’analisi adeguata della realtà sulla base di una corretta riflessione sulle proprie esperienze personali |
2 |
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IV |
È in grado di compiere un’analisi precisa della realtà sulla base di una attenta riflessione sulle proprie esperienze personali |
2.50 |
|
|
V |
È in grado di compiere un’analisi approfondita della realtà sulla base di una riflessione critica e consapevole sulle proprie esperienze personali |
1 |
|
Dunque possiamo dire che non sarà più presentata da ogni candidato la ormai famosa “tesina” e ogni candidato sorteggerà all’orale gli argomenti su cui si muoverà il colloquio d’esame, il che dovrebbe creare abbastanza diversità tra i candidati stessi in quanto non dovrebbero più ripresentarsi le situazioni pregresse di numerosi candidati che presentavano tesine sugli stessi argomenti. Il colloquio sarà pertanto di tipo multidisciplinare sulla base del Documento del Consiglio di classe, cosiddetto Documento del 15 maggio.
Sarà ovviamente compito dei Docenti far sì che il colloquio coinvolga tutte le discipline interessate su un unico filo conduttore.A titolo di completezza è opportuno dire che anche se il Miur ha chiarito che la tesina non ci sarà, non è chiaro se i docenti chiederanno comunque agli studenti di presentare un progetto simile. Alcuni docenti, infatti, si stanno muovendo in questi termini chiedendo agli Studenti di prepararla, sostenendone quindi ancora la validità.
Una parte del colloquio orale verterà su le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL.La Commissione d’esame stabilirà autonomamente la data di inizio del colloquio. Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati relativi alle prove scritte.
Il colloquio deve svolgersi in un’unica soluzione temporale, alla presenza della Commissione e secondo i criteri e le modalità stabilite nella riunione preliminare. Non possono sostenere il colloquio più candidati contemporaneamente. Prima dell’inizio dei colloqui, la Commissione completa l’esame dei fascicoli e dei curricoli dei candidati, eventualmente in prosecuzione dei lavori iniziati nella riunione preliminare.
Per l’espletamento del colloqui, vengono convocati per primi, in base a sorteggio, i candidati interni e, successivamente, sempre in base a sorteggio, i candidati esterni. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque.
Negli indirizzi musicali dei licei pedagogici il candidato può iniziare il colloquio mediante l’esecuzione di un brano sul proprio strumento musicale. Analogamente, negli indirizzi sperimentali coreutici, il candidato può introdurre il colloquio mediante una breve performance coreutica.
Preponderante rilievo deve essere poi riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve vertere su argomenti proposti al Candidato attinenti le diverse discipline, anche raggruppate per aree disciplinari e riferiti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso.
Poiché il colloquio, essendo multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopra indicate e non abbia interessato le diverse discipline (cfr la L. 11/01/2007, n. 1, articolo 1, capoverso art. 3, comma 4), la Commissione deve curare l’equilibrata articolazione e durata delle diverse fasi del colloquio stesso, affinché esso riguardi i materiali sorteggiati dal Candidato, la discussione degli argomenti attinenti le diverse discipline, anche raggruppate per aree disciplinari, e la discussione degli elaborati delle prove scritte. Al riguardo, si precisa che i commissari sia interni che esterni, allo scopo di favorire il coinvolgimento nel colloquio del maggior numero possibile delle discipline comprese nel piano degli studi dell’ultimo anno di corso, conducono l’esame in tutte le materie per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
Per i corsi ad indirizzo linguistico dei licei e degli istituti tecnici, nei quali, ai sensi della C.M. n. 15 del 31-1-2007, siano stati designati commissari interni i tre docenti di lingue straniere, oltre a due docenti di altre discipline, il Presidente ha l’obbligo di salvaguardare la composizione numerica della commissione in non più di sei commissari in tutte le fasi di svolgimento degli esami medesimi, ivi comprese quella relativa alla valutazione delle tre prove scritte e quella dell’attribuzione del punteggio finale. Di conseguenza, i commissari di lingue straniere, fermo restando in relazione alle scelte dei candidati il diretto coinvolgimento di ciascuno di essi nell’esame sulla lingua di competenza, operano di comune accordo, esprimendo una sola proposta di voto finale. Qualora non si raggiunga tale accordo, il Presidente assume la proposta risultante dalla media aritmetica dei punteggi presentati, con eventuale arrotondamento al numero più approssimato.
È importante riportare alcune raccomandazioni ministeriali sulla conduzione del colloquio:
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evitare la discussione nel colloquio del solo argomento o della sola esperienza di ricerca e di progetto presentata dal Candidato;
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evitare di incentrare il colloquio su una sola materia, vista la natura multidisciplinare dello stesso;
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la durata del colloquio deve essere adeguata e compatibile con la possibilità di consentire al Candidato di discutere e approfondire i diversi argomenti e di fare gli opportuni collegamenti;
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accertare la padronanza della lingua e la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite;
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evitare di esaminare mediamente, più di 5 Candidati nell’arco di una seduta.
Per le Province autonome di Trento e di Bolzano, relativamente ai corsi annuali di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c), sub ii., nell’ambito del colloquio il candidato espone, eventualmente anche in forma di elaborato multimediale, il progetto di lavoro (project-work) individuato e sviluppato durante il corso annuale, evidenziandone i risultati rispetto alle competenze tecnico-professionali di riferimento del corso annuale, la capacità di argomentare e motivare il processo seguito nell’elaborazione del progetto.