L'art. 63 c. 1 del CCNL 29/11/2007 come novellato dall'art.41 del CCNL 19/4/2019 prevede la predisposizione del piano dell'attività del personale ATA: “All’inizio dell’anno scolastico, il DSGA formula una proposta di piano delle attività inerente alla materia del presente articolo, in uno specifico incontro con il personale ATA. Il personale ATA, individuato dal dirigente scolastico anche sulla base delle proposte formulate nel suddetto incontro, partecipa ai lavori delle commissioni o dei comitati per le visite ed i viaggi di istruzione, per l’assistenza agli alunni con disabilità, per la sicurezza, nonché all'elaborazione del PEI ai sensi dell'articolo 7, comma 2, lettera a) del D.lgs. n. 66 del 2017”.
Nella redazione del piano delle attività il Direttore SGA, dovrà tener conto degli obiettivi da raggiungere nell'attività di gestione dei servizi generali amministrativo-contabili che possono essere individuati nei seguenti:
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Favorire il raggiungimento del successo formativo degli allievi;
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Garantire la qualità del servizio offerto in termini di rispetto delle aspettative dell'utenza interna/esterna;
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Perseguire una organizzazione ed una gestione razionale delle risorse;
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Individuare l'equilibrio dei carichi di lavoro da distribuire tra le risorse umane coinvolte, in termini di rispetto delle competenze e delle attitudini di ciascuno;
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Creazione di un sano rapporto relazionale sul posto di lavoro;
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Contribuire alla determinazione di un "clima" che tenda al rispetto della norma e della legalità;
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Dotarsi di un sistema di controllo atto a garantire adeguamenti in itinere.
Nella redazione del piano delle attività il Direttore SGA dovrà altresì tenere conto delle direttive di massima impartite dal Dirigente scolastico. La direttive di massima costituiscono una specie di linee guida, in cui sono prefissati gli obiettivi lavorativi che il direttore deve garantire.
Il Direttore dei servizi generali e amministrativi è tenuto a svolgere funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti in riferimento agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti proprio in base alla direttive predisposta dal dirigente scolastico. Spetta al DSGA vigilare costantemente affinché ogni attività svolta dal personale ATA sia diretta ad “assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del Piano dell’offerta formativa”.
Nella ripartizione e distribuzione del lavoro interno ed esterno dell'ufficio di segreteria, il Direttore SGA terrà conto delle attribuzioni previste dal CCNL 2019/2021. Il Dirigente scolastico verificata la congruenza del piano delle attività rispetto al PTOF ed espletate le procedure di confronto sindacale adotta il piano delle attività.
Trattandosi di atto datoriale, il dirigente potrebbe, potenzialmente, anche non accogliere la proposta del direttore sga, ma la partecipazione di tutte le parti coinvolte al processo di definizione del piano, rappresenta una sorta di garanzia dell’adozione del piano da parte del dirigente. Un rifiuto dirigenziale potrebbe dipendere dalla patologia della relazione dirigente – direttore sga, da risolversi sul piano relazionale piuttosto che sul piano giuridico.
La puntuale attuazione dello stesso è affidata al Direttore SGA. La predisposizione del piano delle attività del personale ATA non è materia rimessa alla contrattazione integrativa d'istituto. L'art.40, comma 1, del D.L.vo n.165/2001, come novellato a seguito dell'emanazione del D.L.vo n.75/2017, ha infatti confermato le prerogative dei dirigenti quali privati datori di lavoro, nel cui ambito, in particolare, vi rientra la "micro organizzazione" degli uffici e del personale loro assegnato.
L'adozione del piano delle attività del personale ATA, su proposta del Direttore SGA è quindi espressione del potere organizzativo dirigenziale, da ricondurre alla categoria privatistica delle "determinazioni per l'organizzazione degli uffici... e gestione dei rapporti di lavoro..., assunte dagli organi preposti alla gestione con la capacità ed i poteri del privato datore di lavoro fatta salva l'informazione ai sindacati" di cui all’ articolo 5, comma 2, del d.lgs. n. 165/01 e deve intendersi come atto privatistico gestionale, seppure soggettivamente amministrativo.
Tutto ciò trova conferma anche nella disciplina delle relazioni sindacali dell'ultimo CCNL 2019/2021. Il nuovo CCNL in materia di organizzazione del lavoro del personale ATA è intervenuto ex novo con l'art.63, in cui trova completa disciplina il procedimento di predisposizione del piano di lavoro.
La stesura del nuovo testo è più chiara rispetto alle precedenti norme, dove la proposta del Direttore sga veniva formulata con l’obbligo di “sentire il personale ata”, ma non disciplina ancora una “assemblea del personale ata” avente lo stesso valore del collegio docenti in tema di organizzazione del lavoro. La grossa novità del CCNL è dovuta al fatto che anche il personale ATA viene riconosciuto come parte integrante della “Comunità educante”.
Questo concetto serve in parte a rafforzare e valorizzare la specificità del lavoro scolastico e, per la prima volta, il personale ATA viene inserito organicamente nel contesto scolastico in funzione paritaria, dal punto di vista lavorativo, col personale docente ed educativo, pur nel rispetto dei ruoli e delle diverse competenze.
Il piano costituisce il principale strumento dell'organizzazione del lavoro del personale ATA; esso deve essere coerente con le finalità del PTOF.
Prima di iniziare la costruzione del Piano delle attività è necessario conoscere i dati contenuti nei tre seguenti fondamentali documenti:
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La Direttiva del Dirigente Scolastico;
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Il Piano del'Offerta Formativa;
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L'organico del personale ATA.
La riunione del personale ATA
Il nuovo CCNL del 2019/2021 prevede la consultazione del personale in uno specifico incontro che il Dsga deve fare all’inizio dell’anno scolastico, ai fini della formulazione del piano delle attività. Il personale ATA partecipa ai lavori delle commissioni per le visite e viaggi di istruzione, a quelle per l’assistenza agli alunni con disabilità, a quelle sulla sicurezza, nonché all’elaborazione del PEI (Piano educativo individualizzato).
Il piano delle Attività del personale Ata deve essere, pertanto, in stretta correlazione con il PTOF d’istituto anche attraverso il coinvolgimento dei profili ATA all’interno delle attività per il miglioramento dell’offerta formativa. Nelle organizzazioni aziendali complesse, il coinvolgimento e l'impegno delle persone (in inglese "engagement") fa la differenza tra un'organizzazione di successo e una che non lo sarà mai.