Il Ministero dell’Istruzione ha definito le date ufficiali per la presentazione delle domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria per l’anno scolastico 2025/2026. Le istanze potranno essere inoltrate dal 14 al 25 luglio 2025. Questo calendario si basa sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo (CCNI) per il triennio 2025‑2028, firmata lo scorso 9 luglio. Si tratta di un passaggio molto atteso da tutto il personale scolastico a tempo indeterminato, che ogni anno può chiedere di lavorare temporaneamente in una sede diversa da quella di titolarità.Il CCNI consente al personale docente, educativo e ATA di chiedere la mobilità annuale in presenza di condizioni particolari.

Le principali motivazioni ammesse includono il ricongiungimento con il coniuge, la persona unita civilmente, il convivente di fatto o altri familiari, nonché l’assistenza a persone con disabilità certificata ai sensi della legge 104/92. Vengono inoltre considerate valide le gravi esigenze di salute dell’interessato o la necessità di avvicinarsi ai genitori. Queste possibilità rappresentano uno strumento fondamentale per agevolare la conciliazione tra vita lavorativa e personale, oltre che per sostenere le famiglie.

A poter presentare domanda sono i docenti con contratto a tempo indeterminato in servizio da almeno l’anno scolastico 2022/23. Rientrano anche i neoassunti del 2023/24, purché abbiano ottenuto una deroga, oltre agli insegnanti che hanno superato l’anno di prova pur avendo prestato servizio su posti di sostegno da GPS prima fascia. Anche chi è stato immesso in ruolo tramite i concorsi straordinari o le procedure previste dal PNRR può accedere, purché abbia acquisito l’abilitazione. In questo modo, il contratto tiene conto delle diverse modalità di accesso al ruolo che si sono susseguite negli ultimi anni.

Anche il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) può richiedere l’assegnazione provvisoria o l’utilizzazione, se assunto con contratto a tempo indeterminato. La possibilità si estende anche agli ex LSU e agli ex collaboratori coordinati e continuativi, anche se impiegati in regime part‑time. Le condizioni e le motivazioni restano le stesse previste per i docenti, garantendo così una certa uniformità di trattamento tra le varie figure professionali della scuola.

Il contratto prevede una serie di deroghe rispetto ai vincoli triennali di permanenza nella sede di titolarità, in linea con quanto già stabilito negli anni precedenti. Le eccezioni si applicano a chi ha figli minori, anche adottivi o affidati, a chi assiste familiari disabili gravi, oppure convive con una persona con disabilità riconosciuta. Tali deroghe mirano a garantire una maggiore flessibilità e attenzione alle situazioni familiari più delicate.

Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri tra il Ministero e le organizzazioni sindacali per definire gli aspetti tecnici e operativi legati alla mobilità annuale. Tra le questioni ancora da precisare ci sono i punteggi da attribuire nelle graduatorie, come ad esempio i 5 punti aggiuntivi per i genitori di figli minori di 6 anni, e le modalità per presentare le domande. Si lavora per garantire una gestione chiara e tempestiva delle richieste, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico.