La Commissione istruzione del Senato ha approvato il ddl as 915 e collegati sull’accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia: tutti coloro che vorranno iscriversi all'Università di Medicina per l'anno scolastico 2025-2026 potranno farlo liberamente senza nessuno sbarramento in ingresso.
L’articolo 2, al comma 1, prevede l’agggiunta di articolo « Articolo 4 – bis » alla legge 2 agosto 1999, n. 264. L’articolo aggiuntivo si compone di dodici commi: il comma 1 regolamenta l’ammissione al corso di laurea in medicina e chirurgia (LM-41), prevedendo la libera iscrizione al primo semestre di studio, che dovrà essere coincidente con il primo semestre dei corsi di laurea in biotecnologie (L-2) o in scienze motorie e sportive (L-22). I commi 7, 8, 9, e 10 stabiliscono che, al termine del corso, gli studenti dovranno affrontare una prova nazionale, per quiz sulle materie oggetto del corso, da tenersi entro il mese di gennaio di ciascun anno. La soglia minima di idoneità ai fini dell’inserimento in detta graduatoria sarà sempre stabilita dal MUR, dando priorità alla sede di residenza dello studente, in modo tale da facilitare coloro che hanno difficile situazione economica. Dunque tutti coloro che vorranno potranno frequentare il primo semestre delle facoltà di medicina e chirurgia sostenendo esami di base dell'area biomedica, farmaceutica e sanitaria. Superarli permetterà loro di essere inseriti in una graduatoria nazionale in base ai voti conseguiti. Questo per provvedere alla problematica sulla sostenibilità finanziaria e operativa dell'Università. Nel mese di gennaio, gli studenti che abbiano superato entrambe le prove di esame previste per dicembre, e che ne facciano domanda, potranno partecipare al test nazionale per l’accesso al corso di laurea LM-41. Il test sarà unico per tutti gli atenei ed erogato contemporaneamente secondo le modalità previste dal MUR, vertendo sulle discipline oggetto di studio durante il primo semestre. I candidati che, in accordo al fabbisogno nazionale comunicato dal Ministro della salute, entrino in graduatoria utile, potranno proseguire gli studi, frequentando il secondo semestre del corso di laurea LM41. Altrimenti, gli studenti che non rientreranno in una graduatoria utile potranno proseguire gli studi del corso di laurea L-2 o L 2-2.Un aiuto ulteriore verrà dato a coloro che, alle superiori, saranno intenzionati a seguire corsi di orientamento in collaborazione con gli ordini professionali per la futura scelta universitaria in Medicina.
Il ddl dovrà andare alla Camera per il secondo via libera.
Il numero chiuso nelle facoltà di medicina e chirurgia risale al 1997 ed è stato introdotto ai sensi del decreto ministeriale 21 luglio 1997, n. 245, dall’allora Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Ortensio Zecchino, che sanciva il principio di relazione tra il numero di studenti e la capacità delle singole strutture di ospitarli, la disponibilità dei professori, la possibilità di svolgere laboratori e lezioni. Numerosi furono allora i ricorsi, e bisognerà arrivare al 1999, con la legge n. 264 del 2 agosto (attualmente in vigore), per introdurre il numero chiuso per l’ammissione alla facoltà di medicina. La legge fu promulgata per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 383 del 27 novembre 1998, con la quale si chiedeva al legislatore di intervenire sulla materia degli accessi a numero programmato e disciplinarla. Tuttavia, negli anni, quello dei test d’ingresso si è rilevato un sistema molto rigido: il test si basava sulla somministrazione di quiz di cultura generale e di conoscenze scrientifiche di base, che avrebbe dovuto selezionare gli studenti più meritevoli prima dell'accesso alla facoltà di medicina e chirurgia. Successivamente quindi fu incrementata la portata del numero di ingressi e data la possibilià già dal liceo di cimentarsi nel test. Ma allo stesso modo si notò un divario tra coloro che potevano sostenere corsi privati di sostegno alla preparazione del corsorso per l'accesso all'Università di Medicina e quelli che non. Ad oggi quindi, alla luce della riscrittura del disegno di legge sopra esposta, come per il sistema di selezione fracese, si è deciso per la libera iscrizione al primo anno della facoltà di medicina, posticipando la valutazione alla fine del primo anno, selezionando gli studenti che supereranno il test sulle materie studiate nell'anno scolastico appena concluso.