Per danno esistenziale deve intendersi ogni pregiudizio, di natura non meramente emotiva ed interiore ma oggettivamente accertabile, provocato sul fare reddituale del soggetto, che alteri le sue abitudini e gli assetti relazionali propri, inducendolo a scelte di vita diverse quanto all’espressione e realizzazione della sua personalità nel mondo esterno.
Consiglio di stato, sez. IV, 21 settembre 2015, n. 4375