In più occasioni abbiamo affrontato il tema della polizza di Responsabilità Civile Patrimoniale del Dirigente Scolastico e del Direttore S.G.A. Un caso emblematico, in questo senso, riguarda la recente sentenza della Corte dei Conti del Veneto circa l’impropria rottamazione di banchi a rotelle e di un consistente numero di mascherine chirurgiche, effettuato dalla Dirigente di un Istituto superiore veneziano. I banchi a rotelle Nel 2020, a seguito della pandemia di Covid 19 si pose il problema della trasmissione del virus in ambiti di rela tivo affollamento come quello scolastico. Il tavolo tecnico creato dal Ministero della sanità indicò nel distanzia mento degli studenti in aula il mezzo più adeguato a contrastare la diffusione del virus. I banchi più diffusi nelle scuole italiane, quelli biposto, mal si prestavano all’applicazione delle indicazioni degli esperti. Nel tentativo, quindi, di garantire la salute di studenti e operatori, senza tuttavia affrontare l’onere per il completo rinnovo dell’arredamento scolastico, furono valutate soluzioni alternative. Il Ministero dell’Istruzione propose alle scuole di dotarsi di banchi monoposto oppure di sedute di tipo innovati vo: i celebri “banchi a rotelle”. Le nuove sedute avevano anche come obiettivo quello di promuovere la diffusione di un nuovo tipo di didattica orientata al lavoro di gruppo in classe. Questo nuovo tipo di didattica troverà ampio spazio nel futuro Piano Scuola 4.0 previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In Italia, per i nuovi arredi furono spesi complessivamente 335 milioni di euro, 206 milioni per 2.100.000 banchi tradizionali e 119 milioni per 430.000 banchi a rotelle. Il danno erariale La Dirigente di un Istituto superiore veneziano, nell’ottobre del 2021, decise di non utilizzare più le nuove sedute, ritenendole inadeguate e rottamandole. Le immagini dei banchi a rotelle smaltiti in una chiatta tra i canali della laguna, divennero virali sul web trasformandosi in terreno di scontro politico. L’opposizione, a più riprese, accusò volte il Ministero di sperperare i fondi pubblici. L’Ufficio scolastico regionale del Veneto decise di intervenire direttamente, sollevando dall’incarico la Dirigente. Contemporaneamente fu anche avviata un’indagine circa la condotta dell’ex Preside. La donna si giustificò dicen do di non aver mai richiesto la dotazione dei banchi a rotelle. Tuttavia, in un comunicato, il commissariato per l’emergenza Covid, smentì la Dirigente dichiarando che aveva invece firmato il: «certificato di regolare fornitura e verbale di collaudo». A questo aspetto si aggiunge che i banchi non erano stati riportati nell’inventario, violan do così la norma sulle scritture contabile: «Ledendo – secondo la Corte dei conti – il principio di veridicità dei documenti di gestione, impedendo di avere un quadro così fedele e corretto nei dati contabili. Responsabilità sia della dirigente scolastica, sia della direttrice dei Servizi generali e amministrativi». La Dirigente aveva inoltre disposto lo smaltimento delle mascherine, ritenute non conformi alle normative, e la donazione di gel igienizzante a un’associazione di volontariato. Dell’inizio dello scorso maggio, la sentenza. Secondo la Corte dei Conti la rottamazione dei banchi e lo smalti mento delle mascherine sono avvenuti in violazione delle norme sulla gestione dei beni pubblici. Secondo la Corte dei Conti, le condotte adottate dalla Dirigente e dal Direttore S.G.A. sono illegittime e le im putate hanno agito con colpa grave. Per questi motivi le due sono state condannate a risarcire il danno erariale di 30.000 euro, 15.000 ciascuna. La polizza di Responsabilità Civile Patrimoniale Ai sensi degli Art. 28 e 97 della Costituzione, i funzionari pubblici rispondono dei danni causati nell’esercizio delle proprie funzioni sia verso terzi che verso l’Amministrazione di appartenenza. Il danno eventuale consiste nella violazione di norme imperative di leggi e/o di norme di comune diligenza o prudenza. Le conseguenze di una condotta lievemente colposa accertata in giudizio restano sempre a carico della Pubblica Amministrazione e dunque del bilancio pubblico. Al contrario, la responsabilità amministrativa dei funzionari rimane a carico di questi ultimi per i danni commessi, come in questo caso, con dolo o colpa grave. Se, come in quest’evento, i responsabili hanno stipulato una polizza assicurativa di Responsabilità Civile Patrimo niale sarà l’assicuratore a risarcire il danno.
Sulla rivista Le Assicurazioni scolastiche a cura di Valentino Donà