Premessa

La contrattazione di Istituto deve prendere avvio entro il 15 settembre e, come previsto dall’art. 7 comma 3 del CCNL 2018, non si svolge più con “cadenza annuale” ma ha “durata triennale. La stessa si riferisce a tutte le materie indicate nelle specifiche “sezioni”, pur rimanendo la possibilità di negoziare annualmente i criteri di ripartizione delle risorse.

Questo schema di contratto parte dal presupposto che le parti vogliano sottoscrivere un’intesa a valenza triennale. Nello specifico, proponiamo un esempio di contratto integrativo, uno di informazione (art. 22 comma 9) ed uno di confronto (art. 22 comma 8).

Solo nel caso di cambiamenti strutturali e organizzativi che non permettono un’applicazione pacifica e di continuità del contratto triennale sottoscritto (ad esempio in caso di accorpamento, o dimensionamento), si potrà tornare a rivedere i criteri e proporre delle modifiche di aggiustamento.

Contrattazione integrativa triennio __/__ - __/__-__/___

Il giorno _________ alle ore 00:00 nei locali dell’Istituto ______________, a seguito dell’invito del Dirigente Scolastico prot. nr. ___ del ______ si è riunita la RSU eletta per il triennio ______ per affrontare gli argomenti previsti dalla contrattazione e inseriti nel CCNL 2016/2018.

Art. 22 comma 4 lettera:

Art.1 – Formazione

Atteso che la formazione in materia di sicurezza costituisce un obbligo per il lavoratore, si conviene che il personale docente e ATA frequenti il seguente piano di formazione:

  • corso di formazione ex art. 37 DLgs 81/2008
  • corso specifico per addetti alle squadre di emergenza di PRIMO SOCCORSO
  • corso per addetti alla squadra Antincendio

Nel caso al corso non possano partecipare tutti gli addetti sprovvisti di formazione si stabiliscono i seguenti criteri di partecipazione:

  • almeno due addetti per ogni plesso tra i collaboratori scolastici
  • un numero proporzionale di docenti per plesso
  • una rappresentanza del personale ATA della segreteria

In caso di eccedenza delle richieste per le diverse iniziative di formazione sarà data la precedenza al personale con contratto a tempo indeterminato.

Per quanto attiene al personale ATA, la formazione verrà effettuata sempre in orario eccedente con recupero delle ore aggiuntive effettuate. Il recupero sarà possibile nei periodi estivi, di interruzione delle attività didattiche, di minore intensità lavorativa.

Per quanto attiene al personale docente, la formazione verrà effettuata sempre fuori orario di servizio con accesso al Fondo dell'Istituzione Scolastica o con recupero delle ore, ove possibile.

Art.2 – Informazione

L'informazione viene attivata attraverso:

  • lettura attenta del documento" Prontuario informazioni sicurezza per i Collaboratori  Scolastici"
  • distribuzione del D.V.R. aggiornato con informazioni relative alle lavoratrici madri, sui  rischi derivanti da trasporto e sollevamento pesi, sui rischi derivanti da esecuzione di   lavori pericolosi e faticosi, sui rischi derivanti dall’esecuzione di lavori insalubri, pericolosi e faticosi.
  • iniziative per sensibilizzare i lavoratori alla prevenzione dei rischi e alla collaborazione attiva e responsabile
  • informazione sul divieto di fumo

Art. 3 - Servizio di prevenzione e protezione dai rischi

È istituito il SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI con le seguenti caratteristiche:

  • presenza di un insegnante referente per ogni plesso
  • presenza di almeno un collaboratore scolastico per ogni plesso
  • nomina di un responsabile con incarico professionale esterno.

Il servizio viene ridefinito ogni anno prima della scadenza.

  • Organigramma e funzionigramma dei membri del Servizio di Prevenzione e Protezione sono diffusi tramite circolare interna.

I membri del servizio avranno accesso alla documentazione relativa alla sicurezza.

È prevista la presenza del referente e del rappresentante dei lavoratori per ogni sopralluogo effettuato dal Responsabile del Servizio.

Le incombenze di norma previste dal servizio di Prevenzione e Protezione, per quanto sopra non specificato e per ciò che si discosta o lo integra, sono illustrate in apposita documentazione attraverso le disposizioni emanate dal dirigente scolastico che si avvale della consulenza del RSPP.

Art.4 - Prove di evacuazione

Sono previste almeno due prove di evacuazione, nell'arco dell'anno scolastico, per ogni plesso. Le prove avverranno in presenza di qualunque tipo di tempo meteorologico, ad eccezione di eventi di notevole o grave entità.

Art.5 - Sorveglianza sanitaria

Per la sorveglianza sanitaria verranno presi dei contatti con le altre scuole del territorio, facenti parte della rete ____________, per organizzare il servizio territorialmente e non per singola scuola.

Art.6 - Rapporti con ente locale

Sono richiesti all'Ente locale interventi di riduzione dei rischi che riguardino la struttura e la manutenzione dei locali scolastici.

Copia del documento di Valutazione dei Rischi è consegnata all’ente locale.

Le risorse del fondo dell’istituzione scolastica sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell’istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente, dal Piano annuale di attività del personale ATA.

Prima di procedere alla definizione della quota parte docente e ATA vengono individuate alcuni incarichi che saranno retribuiti prelevando gli importi alla fonte e precisamente:

  • 2 collaboratori del Dirigente;

  • ___ responsabili/referenti di sede.

c3) Criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1 del d.lgs. n. 165/2001 al personale docente e ata, inclusa la quota delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, destinate alla remunerazione del personale.

Le risorse destinate ai compensi accessori, inclusa la quota delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari saranno attribuite in prima istanza ricercando il personale docente e ATA su base volontaria, in seconda istanza intervenendo con ordini di servizio. Le quote orarie dei compensi accessori sono quelle determinate dal CCNL o da accordi Stato Regioni. Le ore da attribuire sono quelle già inserite nei progetti predisposti dal Collegio Docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto.

c4) Criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015;

Questo punto non è più in vigore in quanto la legge di bilancio per il 2020 (Legge 30 dicembre 2019, n. 160) al comma 249 dell’art. 1 ha previsto che “Le risorse iscritte nel fondo di cui all’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, già confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, siano utilizzate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione”. Si fa, dunque, riferimento al “personale scolastico”, senza alcuna differenza tra quello docente e il personale ATA. La materia valorizzazione, dunque, a partire da quella data confluisce nel negoziato di scuola. Nell’agosto 2018, in applicazione del CCNL di aprile dello stesso anno, il CCNI sul MOF sanciva che le risorse del bonus andavano contrattate nell’ambito del MOF. Le somme destinate a questo scopo rientreranno nelle attività di contrattazione integrativa con la RSU di ogni istituto essendo state sottratte alla discrezionalità del dirigente scolastico. Tali risorse possono perciò essere utilizzate secondo quanto previsto dalla contrattazione di istituto per compensare il maggiore impegno dei docenti o del personale ATA e possono essere utilizzate per qualsiasi scopo volto a migliorare l’offerta formativa e per ogni altro valido obiettivo.

c5) Criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990.

Ai sensi della legge 12 giugno 1990, n.146, i servizi pubblici da considerare essenziali nel comparto del personale della Scuola sono:

  • l’istruzione scolastica, in particolare per gli aspetti contemplati dall’art.1 della legge 12 giugno 1990, n. 146, comma 2, lettera d); per quanto riguarda l'istruzione: l'istruzione pubblica, con particolare riferimento all'esigenza di assicurare la continuità dei servizi degli asili nido, delle scuole materne e delle scuole elementari, nonché lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami, e ….., con particolare riferimento agli esami conclusivi dei cicli di istruzione;
  • igiene, sanità e attività assistenziali a tutela dell’integrità fisica delle persone;

c) attività relative alla produzione e alla distribuzione di energia e beni di prima necessità, nonché gestione e manutenzione dei relativi impianti; sicurezza e salvaguardia degli edifici, delle strutture e degli impianti connessi con il servizio scolastico; erogazione di assegni e di indennità con funzione di sostentamento.

I servizi di cui alle lettere b), c) e d) sono considerati per gli aspetti strettamente connessi e collegati al servizio di cui alla lettera a).

Nell’ambito dei servizi pubblici essenziali di cui all’ art.1 dovranno essere assicurate le seguenti prestazioni, da assicurare in caso di sciopero, al fine di contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con la garanzia del diritto all’istruzione e degli altri valori e diritti costituzionalmente tutelati:

a) attività, dirette e strumentali, riguardanti lo svolgimento degli scrutini e degli esami finali nonché degli esami di idoneità;

b) attività, dirette e strumentali, riguardanti lo svolgimento degli esami finali;

c) vigilanza sui minori durante i servizi di refezione, ove funzionanti, nei casi in cui non sia possibile una adeguata sostituzione del servizio;

d) adempimenti necessari per assicurare il pagamento degli stipendi.

I nominativi dell'assistente amministrativo e del collaboratore scolastico sono individuati dal Direttore dei s.g. e amministrativi, verificando prioritariamente le disponibilità e sulla base di un'eventuale turnazione nel caso di più azioni di sciopero nel corso di uno stesso anno scolastico; i lavoratori "precettati" sono avvertiti per iscritto almeno 3 gg. prima dello sciopero ed entro il giorno successivo possono chiedere la sostituzione che, se possibile, sarà loro concessa.

In caso di assemblea sindacale che veda la partecipazione totale del personale ATA, si applica quanto precedentemente concordato alla lettera d) per assicurare i servizi essenziali relativi alla vigilanza agli ingressi della scuola, e ad altre attività indifferibili.

c6) Criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.

L’orario individuale di lavoro è il tempo della prestazione di ciascun dipendente che, stante la coesistenza di più regimi orari, deve necessariamente essere compreso nell’orario di servizio della istituzione scolastica.

L’orario di lavoro ordinario, su 5 giorni, flessibile, plurisettimanale e la turnazione sono regimi orari definiti e pertanto non sono modificabili nel caso di assenza del dipendente. In caso di assenza del personale la giustificazione si riferisce all’intero servizio da prestare nella giornata. Il servizio dovrà essere comunque garantito mediante gli istituti contrattuali in vigore nella scuola.

Il personale assunto per supplenze brevi e saltuarie è tenuto a rendere la propria prestazione lavorativa secondo la programmazione cui era tenuto il personale assente.

Per permettere una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, il personale ATA potrà:

  • far slittare il turno lavorativo dell’Assistente Amministrativo nell’arco della giornata assicurando il servizio di almeno una persona nell’area di competenza;
  • se si presta servizio in regime orario su 5 giorni lavorativi, permettere al personale il cambio di giorno libero a condizione che, per i servizi amministrativi sia assicurato il servizio di almeno una persona nell’area di competenza, per i servizi ausiliari garantendo la sorveglianza e l’igiene del reparto di lavoro.
  • Completare l’orario antimeridiano con orario pomeridiano su richiesta dei dipendenti.

c7)Criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti.

Su questo punto si concorda che il totale delle risorse destinate alla formazione e allocate sul programma annuale sia ripartito tra il personale docente e il personale ATA nella stessa percentuale decisa e stabilita nel C.I.I. per la ripartizione delle risorse economiche destinate al Miglioramento dell’Offerta Formativa.

c8) Criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione).

Quello della separazione, organizzativa prima che concettuale, del tempo libero dal tempo di lavoro è una norma voluta dalle parti contrattuali ma il diritto alla “disconnessione” non è qualcosa di nuovo, come il diritto di fornire la propria prestazione lavorativa esclusivamente all’interno dell’orario di lavoro. Si conviene che particolari regimi di lavoro agile possa avvenire su accordo tra il dirigente e il lavoratore e regolamentati tra le parti. L’accordo, che dovrà essere fatto per iscritto, dovrà prevedere dei compensi contrattualizzati con le risorse destinate al M.O.F. ovvero con conseguente riduzione dell’orario ordinario ovvero con recupero delle ore eccedenti. In assenza dei su indicati accordi il personale ha diritto alla “disconnessione” fuori dell’orario di lavoro.

c9)Riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti i servizi amministrativi a supporto dell’attività didattica.

RUOLO ISTITUZIONALE

I Dipartimenti costituiscono la struttura fondamentale in cui si articola la scuola per svolgere i suoi compiti nell’ambito della ricerca e della programmazione didattica.

L’area didattica: emana gli avvisi, le circolari alle famiglie e ai docenti, al personale; cura il caricamento della programmazione nel registro elettronico; cura il caricamento dei piani di studio nella piattaforma gestionale; fornisce il supporto amministrativo al Collegio docenti; supporta il Collegio docenti nelle pratiche di assistenza agli studenti; fornisce supporto ai docenti per predisporre materiali utili alle prove d’esame; fornisce supporto amministrativo per la gestione della didattica.

Esempio di confronto Art. 22 comma 8 lettera b:

b1) l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il Fondo d’Istituto;

Personale docente - Orario di insegnamento

L’orario di lavoro viene definito su base settimanale e si articola su sei giorni (Scuola Secondaria di primo grado) e su cinque giorni negli altri plessi (con due/cinque rientri nelle Scuole Primarie e con cinque rientri nelle Scuole dell’Infanzia) e nelle classi ________________, della Scuola Secondaria di primo grado.

L’orario di lavoro è continuativo e non possono, di norma, essere previsti più di tre interruzioni orarie nell’arco della settimana; tali interruzioni possono essere utilizzate per l’effettuazione delle ore eccedenti l’orario d’obbligo.

Orario giornaliero

  • Non possono essere previste più di cinque ore consecutive di insegnamento.

  • Nel caso sia necessario impegnare i docenti in attività di insegnamento sia di mattino che di pomeriggio nell’arco della stessa giornata, non si possono comunque superare le sei ore giornaliere; va prevista almeno un’ora di intervallo nel caso che nell’orario non sia compresa la mensa.

  • Non si possono in ogni caso superare le otto ore di impegno giornaliero, considerando tutte le attività.

L’assegnazione del personale docente agli incarichi e alle attività del POF, deliberati dal Collegio Docenti, è determinata dai seguenti criteri:

  • disponibilità personale

  • professionalità documentata (e specifica in relazione alla tipologia)

  • esperienza precedente autocertificata

  • titoli culturali

Personale ATA - Orario di lavoro

  • L’orario di lavoro viene di norma stabilito per l’intero anno scolastico.
  • Nella definizione dell’orario si tiene conto prioritariamente delle necessità di servizio.
  • L’orario di lavoro può essere svolto in una qualsiasi sede dell’Istituto per coprire assenze improvvise e non programmate;
  • L’orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività didattiche previste dal curricolo obbligatorio e di tutte le riunioni degli OO.CC.

Definizione dei turni ed orari - Collaboratori Scolastici

L’orario del personale collaboratore scolastico è distribuito nella settimana con le seguenti modalità:

  • Almeno mezz’ora prima l’inizio delle lezioni per l’accoglienza degli alunni e l’apertura della scuola.
  • Almeno mezz’ora dopo la fine delle lezioni per l’uscita posticipata degli alunni, la pulizia dei locali e la chiusura.
  • Copertura del servizio in palestra e relativa pulizia.
  • Copertura del servizio mensa e relativa pulizia.
  • Presenza e pulizia degli ambienti in relazione alle attività di servizio dei docenti.
  • L’articolazione oraria è tale da consentire di espletare compiutamente i compiti previsti dal profilo professionale.
  • L’articolazione oraria è funzionale all’orario scolastico, alle attività di servizio, alle riunioni dei docenti e dei genitori, all’apertura all’utenza, con ordinario riferimento ai turni antimeridiani e pomeridiani.

Definizione dei turni ed orari – Assistenti amministrativi

  • Deve essere garantita la presenza pomeridiana nei giorni di martedì e giovedì durante il funzionamento didattico;

  • deve essere garantita la presenza minima di due persone durante la giornata del sabato;

Il lavoro del personale ATA è organizzato in modo da favorire la realizzazione del POF e il buon funzionamento dell'Istituto.

L'assegnazione ai servizi è effettuata sulla base di parametri oggettivi, sia rispetto alle esigenze didattiche che a quelle organizzative.

L’assegnazione alle attività aggiuntive e agli incarichi specifici è effettuata sulla base dei seguenti criteri:

  • specifica professionalità
  • sede presso cui effettuare la prestazione aggiuntiva
  • disponibilità espressa dal personale

b2) i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente, educativo ed ATA;

Personale docente - Assegnazione dei docenti ai plessi

  • Preliminarmente a qualsiasi altra operazione, di cui ai commi seguenti, per motivate esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione di uno o più docenti rispetto all’anno precedente così come deliberati dagli OO.CC.
  • L’assegnazione alle diverse sedi avviene all’inizio di ogni anno scolastico, prima dell’inizio delle lezioni e di norma dura per tutto l’anno.
  • I docenti, generalmente, sono confermati nella sede dove hanno prestato servizio nell’anno scolastico precedente, salvo quanto ritiene opportuno il Dirigente Scolastico per il buon funzionamento della Scuola.
  • In tutte le fasi, valgono le precedenze legge 104/92.

Personale ATA - Assegnazione del personale ai plessi

Per esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione rispetto all’anno precedente di uno o più unità di personale.

L’assegnazione alle diverse sedi avviene all’inizio di ogni anno scolastico, prima dell’inizio delle lezioni e dura di norma per tutto l’anno, salve diverse valutazioni del Dirigente Scolastico in seguito a eventuali nuove esigenze sentite la Rappresentanze Sindacali d’Istituto.

L’assegnazione ai plessi.

Per la distribuzione da parte del Ds, su proposta del Dsga, del personale in organico nelle varie sedi verranno osservati i seguenti criteri:

  1. esigenze di famiglia con presenza di figli minori;
  2. esigenze di "servizio" della Scuola che salvaguardi la manutenzione e la gestione degli impianti audio visivi e scientifici;
  3. presenza di personale stabile tutte le mattine nelle varie Sedi, per garantire efficienza e scambio di informazioni; le turnazioni saranno possibili solo in casi eccezionali e ben motivate;
  4. esigenze di vicinanza ed uso mezzi pubblici;
  5. riconoscimento di esperienze e competenze, validate dal Ds su proposta del Dsga;
  6. frequenza corsi di accoglienza o di primo soccorso, in funzione dell'utilizzo prioritario nel turno antimeridiano;
  7. valutazione delle esigenze familiari e personali non previste nei punti precedenti nel rispetto dei criteri di efficienza ed efficacia.
  8. In tutte le fasi, valgono le precedenze legge 104/92.

Finalità:

  • garantire il "servizio", secondo efficienza, efficacia ed economicità, nella logica del miglioramento continuo e della condivisione di competenze, conoscenze, funzionalità;
  • sostenere e accompagnare il "servizio formativo" della Scuola, in un'ottica di sostegno della funzione docente e del servizio agli studenti e alle famiglie.
  • valorizzare la professionalità del personale, la quale va considerata non solo in sé stessa, ma, soprattutto, in relazione alla condivisione con i colleghi;
  • rispettare il Sistema Gestione Qualità e le azioni di miglioramento.

Personale docente:

La fruizione da parte dei docenti di 5 giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione ad iniziative di formazione e di aggiornamento con l’esonero dal servizio è autorizzata:

1) per i corsi organizzati o autorizzati dall’USR o dal MIUR organizzati da altre amministrazioni pubbliche (Università, Enti qualificati autorizzati presso MIUR); organizzati in rete con altre scuole e rientranti nelle iniziative di formazione previste dal PTOF; organizzati a livello di scuola o da scuole vicine;

2) se l’iniziativa riguarda tematiche di formazione previste dal Piano annuale delle attività di aggiornamento/ formazione e coerenti con la disciplina insegnata o con il contenuto delle attività previste nel Piano dell’offerta Formativa.

I cinque giorni di permesso si intendono complessivi tra corsi in cui il docente è discente e quelli in cui è formatore.

Nel caso in cui ci fossero più richieste per la medesima giornata, i criteri specifici applicati per la partecipazione a corsi di formazione saranno i seguenti:

  1. priorità ai docenti a tempo indeterminato;
  2. coerenza del corso con la materia di insegnamento;
  3. coerenza del corso con l’incarico che si svolge all’interno dell’istituzione;
  4. fra i docenti che chiedono di partecipare a un corso di aggiornamento ha diritto di precedenza chi non ha mai partecipato a un corso o ha partecipato a un numero inferiore di iniziative; a parità di condizioni parteciperanno i docenti che garantiscono la permanenza negli anni successivi presso la scuola;
  5. priorità a coloro che hanno minore anzianità di servizio;

Personale amministrativo, tecnico e ausiliario:

Può partecipare, previa autorizzazione del capo di istituto, in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative di aggiornamento organizzate dall’amministrazione o svolte da enti accreditati o università. La partecipazione alle iniziative di aggiornamento avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo, da utilizzare in relazione all’attuazione dei profili professionali. Per il personale ATA se la partecipazione ai corsi di formazione avviene al di fuori dell’orario di lavoro, le ore aggiuntive vengono recuperate con ore di permesso o con ferie.

Le richieste dei permessi per la formazione/ aggiornamento, sia da parte del personale ATA che da parte dei docenti, devono essere presentate almeno 3 giorni prima della loro fruizione.

Copia dell’attestato di partecipazione deve essere consegnato in segreteria.

Il DSGA gestisce il piano di formazione per il personale ATA.

b4) promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out;

L’obiettivo è di aumentare la partecipazione attiva da parte di tutto il personale alla vita organizzativa, al fine di facilitare l’avvio di un processo di condivisione che possa favorire e sviluppare il senso di appartenenza alla scuola.

Questo comporta, come conseguenza diretta, sia il miglioramento della qualità dei processi, delle attività, sia la diminuzione dei costi indiretti dovuti alla presenza di lavoratori demotivati o in burn-out, a seguito dello sviluppo di una migliore qualità della vita lavorativa.

Si evidenzia, non da ultimo, quanto l’aumento della soddisfazione di chi lavora riverberi direttamente sul miglioramento delle relazioni con i genitori e i cittadini, concorra alla diminuzione degli errori e, per conseguenza, contribuisca alla diminuzione dei contenziosi e al riscontro di migliori relazioni con l’utenza.

OBIETTIVI

Il dirigente si impegna a promuovere un piano condiviso, coinvolgendo l’intera comunità scolastica, finalizzato a promuovere la salute organizzativa della scuola, porgendo particolare attenzione al benessere fisico, psicologico e sociale di ciascun lavoratore.

Il progetto risponde, trasformando un adempimento in un’opportunità di miglioramento, agli obblighi di legge previsti dalla normativa vigente (D.Lgs. 81/08 e Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali prot. 15/SEGR/0023692 del 18.11.2010, e Linee Guida INAIL del 2011).

L’obiettivo principale è la promozione della salute organizzativa attraverso la sperimentazione di interventi e azioni mirate ad aumentare la partecipazione attiva da parte di tutto il personale della Scuola alla vita organizzativa, cercando di contribuire, attraverso il miglioramento della vita lavorativa, ad una maggior qualità dei processi sia per il personale docente, ATA che per l’utenza.

Favorire e migliorare i processi di sensibilizzazione di tutto il personale docente e ATA sulle tematiche connesse a salute organizzativa e al benessere psico-fisico nei luoghi di lavoro;

implementare le azioni tese a:

  • prevenire stress lavoro-correlato, burn-out e disagi/malesseri derivanti dalla vita professionale;
  • rafforzare la stima di sé e il comportamento attivo individuale ed organizzativo;
  • migliorare la comunicazione interna ed esterna;
  • facilitare i processi e le modalità di collaborazione tra le diverse professioni, docenti, amministrativi e ausiliari;
  • favorire lo sviluppo di un dialogo più efficace;
  • dare continuità alle azioni finalizzate al benessere organizzativo;
  • approfondire alcune tematiche significative.

Esempio di informazione Art. 22 comma 9:

L’art. 5 definisce l’informazione quale presupposto per il corretto esercizio delle relazioni sindacali e dei relativi strumenti. Sono oggetto di informazione tutte le materie per le quali si prevede il confronto o la contrattazione. Con l’informazione il dirigente scolastico trasmette dati ed elementi alla parte sindacale per consentire loro di prendere conoscenza delle questioni inerenti alle materie di confronto e di contrattazione integrativa, procedere ad una valutazione ed esprimere osservazioni e proposte.

Sono oggetto di informazione tutte le materie per le quali si prevedono il confronto o la contrattazione integrativa, costituendo presupposto per la loro attivazione.

Specificatamente a livello di istituzione scolastica l’art.22, comma 9 definisce quale oggetto di informazione le seguenti materie:

  • proposta di formazione delle classi e degli organici
  • criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei

Il Dirigente scolastico deve dare l’informazione in tempi congrui rispetto alle operazioni propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico.