Scuola dell'infanzia: il TAR sospende la cancellazione dall'elenco regionale ordinanza n. 1111/2025
Quando l’educazione è in gioco, non ci si può arrendere al primo giudizio: la scuola merita ascolto prima della condanna.
Torino, 23 giugno 2025 – Una prima vittoria giudiziaria per una scuola dell’infanzia non paritaria di Torino: il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte ha accolto l’istanza cautelare presentata dai legali della struttura educativa, sospendendo il provvedimento con cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito ne aveva disposto la cancellazione dall’elenco regionale delle scuole non paritarie a partire dal prossimo anno scolastico. La decisione ministeriale, notificata lo scorso 8 aprile, era basata su gravi irregolarità di funzionamento, in particolare l’asserita mancanza di personale docente qualificato, in regola e con tutte le abilitazioni valide per l’insegnamento, come previsto dall’art. 1.2, lett. c, del D.M. 82/2008. Secondo quanto sostenuto dal Ministero, nessun membro dello staff sarebbe risultato in possesso dei titoli o abilitazioni necessari per l’insegnamento, una violazione ritenuta non sanabile.
Il TAR, tuttavia, ha ritenuto che tale interpretazione possa non essere corretta: gli articoli 1.5 e 3.5 del medesimo decreto sembrano prevedere la possibilità di ripristino dei requisiti richiesti, anche per quanto riguarda il personale, entro 30 giorni dall’invito dell’Ufficio Scolastico Regionale. Una lettura che apre uno spiraglio alla sanabilità delle presunte irregolarità. Nell’ordinanza depositata il 18 giugno 2025, i giudici hanno inoltre evidenziato il rischio di un danno grave e irreparabile per la scuola, che si vedrebbe impossibilitata a proseguire l’attività didattica nell’anno scolastico 2025/2026. Per questo motivo, il collegio ha deciso di sospendere l’efficacia dei provvedimenti impugnati, in attesa della trattazione di merito fissata per il 17 giugno 2026.
I legali che hanno presentato ricorso assumendo la difesa della scuola – gli avvocati Giuseppe e Davide Gallenca insieme a Stefano Callà – hanno espresso soddisfazione per la decisione del TAR, ribadendo la volontà di chiarire la posizione della scuola e garantire la continuità educativa per le famiglie coinvolte.
Nel frattempo, l’amministrazione dovrà attenersi a quanto disposto dall’ordinanza, garantendo la possibilità per la scuola di operare regolarmente fino alla sentenza definitiva.
Questa decisione è un chiaro passo in avanti per la giurisprudenza che ricorda il diritto al contraddittorio, alla proporzionalità e alla tutela della continuità educativa.