Il Dirigente Scolastico con i poteri del Presidente di un organo collegiale non deve ammettere una mozione, una proposta, un emendamento se lo ritiene illegittimo e quindi non ammissibile, facendo verbalizzare le motivazioni della mancata ammissione.
I criteri che il Dirigente Scolastico deve seguire per valutare e stabilire l’ammissibilità o meno devono far riferimento alle disposizioni del Regolamento dell’Organo collegiale, se esiste, alla rispondenza alle leggi vigenti nella materia trattata, nonché alle proprie competenze.
Non ammissibile, per es., la delibera da parte del Collegio dei Docenti di nomina dei Collaboratori del Dirigente Scolastico, che per legge è affidata alla competenza del Dirigente stesso.
Qualora il Dirigente si accorgesse successivamente della illegittimità di una proposta o una mozione deliberata dal Collegio, in virtù del potere di autotutela, non deve dare esecuzione alla delibera evitando di dare corso agli eventuali provvedimenti amministrativi che ne conseguivano e può riconvocare il Collegio per il riesame della mozione illegittima.
Se l’Organo collegiale persiste e conferma la deliberazione illegittima, il Dirigente Scolastico non deve dar corso alla deliberazione e informa il Direttore Generale per l’esercizio del potere di vigilanza.