Le Linee Guida, adottate in applicazione della legge 20 agosto 2019, n. 92 recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”, (d’ora in avanti, Legge), hanno lo scopo di favorire, da parte delle Istituzioni scolastiche, una corretta attuazione dell’innovazione normativa la quale implica, ai sensi dell’articolo 3, una revisione dei curricoli di istituto per adeguarli alle nuove disposizioni.

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I Regolamenti, nell’allegato A di ciascuno di essi, specificano le aree e gli ambiti entro i quali si devono sviluppare le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione”: aree storico-geografica e storico-sociale nei licei, con riferimento all’insegnamento di “Diritto ed economia” o, in sua mancanza, all’insegnamento di “Storia e Geografia” e “Storia”; ambiti di interesse storico sociale e giuridico-economico negli istituti tecnici e professionali.

La Legge n. 92/2019 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica”, è  stata approvata dal Senato il 1° luglio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 21 agosto ed è entrata in vigore il 5 settembre 2019.

La normativa indica chiaramente i temi su cui deve essere sviluppata la materia, dettagliandoli nell'art. 3 (Sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento) in otto punti, tra i quali, alla lettera c) compare: “educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell'articolo 5” (Come utilizzare al meglio la tecnologia):

a) FAKE analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l'affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;

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b) MEZZI APPROPRIATI AL CONTESTO interagire attraverso varie tecnologie digitali e  individuare i mezzi e le forme  di  comunicazione  digitali  appropriati  per  un determinato contesto;

c) DOVE INFORMARSI informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l'utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;

d) NORME DI COMPORTAMENTO conoscere le norme comportamentali da osservare nell'ambito dell'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;

e) IDENTITÀ E REPUTAZIONE creare e gestire l'identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui; utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri;

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f) TUTELA E SICUREZZA conoscere le politiche sulla tutela della riservatezza applicate dai servizi digitali relativamente all'uso dei dati personali;

g) EVITARE RISCHI SALUTE PSICOFISICA BULLISMO essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere se' e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull'inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.

Risulta chiaro come la normativa chieda appunto al sistema scolastico di organizzarsi per costruire negli studenti competenze, utili per un completo sviluppo della loro persona, che comprendano  elementi di comprensione del contesto in cui muoversi e dando loro strumenti per la loro protezione. Ciò in una logica di continuità, nel loro percorso formativo, vitale e professionale.

La scuola è infatti un ottimo contesto per questa formazione e la base giuridica costituisce un'utile guida per predisporre un programma efficace di conseguimento delle giuste competenze.

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Nuove necessità

“Aiutare le persone a costruire una bussola affidabile tra gli strumenti di navigazione, per trovare la propria strada attraverso un mondo sempre più instabile, incerto e ambiguo” è la necessità più urgente suggerita dall'OCSE, per  una riconfigurazione ad hoc dei percorsi di apprendimento.

L'attitudine a verificare criticamente la fonte, la capacità di comprendere l'affidabilità delle informazioni o la credibilità dell'autore, così come la correttezza della notizia letta, devono essere sostenute da una nuova competenza, che deve necessariamente comprendere, oltre a nozioni semantiche, anche concezioni legate alle modalità di funzionamento delle piattaforme e dei motori di ricerca.

La presenza dell'algoritmo, e la sua incidenza nell'indirizzamento della comunicazione deve essere una condizione nota per per valutare integralmente la qualità dell'informazione, sapendo distinguere, anche da un punto di vista numerico, l'importanza da concedere all'abbondanza o alla scarsità notizie sull'argomento al momento dell'esplorazione.

Si corre infatti il rischio che la proposta per similitudine di interesse data dall'algoritmo vizi profondamente il processo di acquisizione e alteri la percezione del fenomeno, isolando il lettore nella propria convinzione.

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Si prenda ad esempio il caso di un profilo di una persona profondamente no vax. L'algoritmo tenderà a rendere visibile sui suoi canali social gli articoli a sfavore della vaccinazione o post di coloro che hanno la stessa convinzione, non portandogli mai argomenti che potrebbero contrastare con il suo credo, chiudendolo in un ragionamento aprioristicamente acritico.

La capacità di una nuova e più consapevole lettura viene descritta dall'OCSE con queste parole: “La lettura non riguarda più principalmente l’estrazione di informazioni; si tratta di costruire conoscenza, pensare in modo critico e formulare giudizi fondati, ponendo maggiormente l’accento sulla capacità di trovare, confrontare, e integrare le informazioni su più fonti”.

Apprendere le competenze adeguate per poter comprendere e dare senso al contenuto è la nuova sfida a cui tendere. E nel raggiungimento di questo obiettivo la scuola, storicamente deputata allo sviluppo della conoscenza critica, non può che essere uno degli attori principali e fondamentali.

Si rimarca però la necessità di un diverso modellamento del percorso di apprendimento, che comprenda la conoscenza delle nuove tecnologie, delle loro modalità di funzionamento, affiancate dalla cognizione chiara delle modificazioni di approccio allo studio e alla lettura, che il loro utilizzo ha prodotto nei ragazzi.

Il sistema scolastico, sede centrale e privilegiata del processo di apprendimento del ragazzo, deve prevedere il governo di un percorso di cambiamento che tenga in considerazione i temi urgenti che sono posti dall'utilizzo delle nuove tecnologie, gestendone l'attuazione e il monitoraggio.

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La nuova arteria formativa può essere coadiuvata da personale esterno, se non presenti figure idonee all'interno dell'organico, in modo da portare nuove professionalità e saperi.
Le nuove informazioni possono essere trasmesse direttamente al pubblico che viene definito nella predisposizione del piano.

Sicuramente è importante che la transizione delle competenze sia fatta sia al corpo docente, che ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie. 

Per approfondire ulteriormente il tema

Corso di formazione sull'identità digiale scolastica
[https://www.euroformscuola.it/course/30/about]
 
L'abbonamento al bi-mensile Fare l'Insegnante
Manuale sulle Escursioni Digitali della Dott.ssa Nicoletta Tomba